“Un giardino è soprattutto seduzione.
Una complessità di elementi che naturalmente
portano ad incontrare il fascino.

È questa la sensazione che voglio portare nei miei giardini.
Ma soprattutto questa è l’esperienza
che pretendo percepiscano
le persone entrando nel loro giardino.

Sedotti ed affascinati. “
Kristian Buziol
Mi sono reso conto che il mio lavoro, che ho ereditato, ha smesso di esserlo ed è divenuto una passione nel momento in cui gli dedicavo ogni attimo libero.
Cioè da sempre.
Ho percorso migliaia di chilometri nei due luoghi che potevano insegnarmi a trovare la strada giusta. Inghilterra ed America.
Ho visitato centinaia di giardini, ho trascorso ore davanti a certe bordure di perenni.
Ho frequentato persone dalle quali ascoltare genialità e saggezza.
Intrattengo corrispondenze interminabili ed interminate con la natura.
I giardini non si imparano a scuola, non basta saperli mettere su carta. Disegnarli.
Annoto le fioriture, le precipitazioni, la siccità e le gelate.
Ascolto le sofferenze. Evito di ricommettere lo stesso errore solo per accontentare un capriccio.
Adoro le potature. Un’arte senza tempo e senza scuole. Si tramandano nozioni, ma senza la vera conoscenza di quello che accadrà dopo, nessuna potatura potrà mai dirci dove abbiamo sbagliato.
Amo gli alberi. Molto. Tutti.
Ho realizzato il sogno della mia vita. Ora il mio giardino è un bosco.
Ho un bosco per giardino. E mi sono rimesso in discussione.
Amo i profumi, un giardino deve avere un suo profumo.
Riconoscibile. Unico. Personale.
Bisogna attraversarlo e riconoscerlo, ad occhi chiusi, solo dal profumo.
Amo le fioriture bianche. Insisto sempre per fare giardini solo bianchi.
Non sempre è possibile, ma mi rende felice anche solo il poterlo dire, proporre.
Mi sento libero.
E cosciente. Dell’unico giardino che si vede anche al buio.
Amo le perenni.
Perché ritornano, anche se non te lo saresti mai aspettato, tornano sempre.
Amo le tessiture grigie.
Perché col verde fanno giochi di luce che ogni giorno l’uomo tenta di imitare.
Amo rivederli dopo anni, i miei giardini, trovarli maturi ed equilibrati.
Eleganti e sobri.
Adulti fieri.
Quello che faccio ogni giorno, non ha nessun valore se non incontro persone coscienti del reale scopo di un giardino.
Ma soprattutto del valore di un albero o di una rosa.
E della necessità che sopravvivano a noi.