Amo i profumi, un giardino deve avere un suo profumo.
Riconoscibile. Unico. Personale.
Bisogna attraversarlo e riconoscerlo, ad occhi chiusi, solo dal profumo.
Amo le fioriture bianche. Insisto sempre per fare giardini solo bianchi.
Non sempre è possibile, ma mi rende felice anche solo il poterlo dire, proporre.
Mi sento libero.
E cosciente. Dell’unico giardino che si vede anche al buio.
Amo le perenni.
Perché ritornano, anche se non te lo saresti mai aspettato, tornano sempre.
Amo le tessiture grigie.
Perché col verde fanno giochi di luce che ogni giorno l’uomo tenta di imitare.
Amo rivederli dopo anni, i miei giardini, trovarli maturi ed equilibrati.
Eleganti e sobri.
Adulti fieri.
Quello che faccio ogni giorno, non ha nessun valore se non incontro persone coscienti del reale scopo di un giardino.
Ma soprattutto del valore di un albero o di una rosa.
E della necessità che sopravvivano a noi.